Istruzione

Il tasso di laurea è uno degli indicatori distribuiti in maniera maggiormente diseguale nelle città, in misura persino maggiore rispetto ai diplomati: i laureati nei nuclei ERP sono infatti nel complesso solo il 2,8% contro una media delle città pari al 17,9%, ossia meno di un sesto. Con una distribuzione abbastanza simile ai diplomati, valori totalmente inaccettabili si registrano a Librino (0,7%), Scampia, Zen, San Paolo e Sant’Elia (tra 1,2 e 1,6%), dove sono circa un decimo della media cittadina, che è comunque già bassa (12-13% a Napoli, Palermo e Catania). I tassi sono maggiori a ex MOI (5,9%) e Arghillà (5%), dove rappresentano un terzo della media cittadina, e poi Tor Bella Monaca, Piagge e Pilastro (3,7%).

Il tasso di diploma è sempre molto basso, notevolmente inferiore rispetto alla media cittadina, addirittura la metà per il complesso dei nuclei considerati (16,6 contro 32%). I valori minori si registrano a Librino (7,3%), Scampia (9,2%), Zen e San Paolo (10,4%), dove sono circa un terzo della media cittadina, per quanto già bassa (26-28% a Napoli, Palermo e Catania), ma la differenza è netta anche a Begato (14,4% rispetto a 33,3% di Genova). I tassi maggiori sono ad Arghillà (25,2%), ex MOI (22,6%) e Tor Bella Monaca (21,1%).

La quota di residenti senza titolo di studio nei nuclei ERP è molto elevata, a conferma delle difficoltà educative che intrappolano questi quartieri in un circolo vizioso tra istruzione e occupazione, tanto più tenuto conto che i giovani sono numerosi, più della media nazionale. A parte Rozzol Melara, dove la percentuale è praticamente pari alla media cittadina (circa 5%), in tutti gli altri nuclei i residenti senza titolo di studio sono anche il doppio rispetto al valore medio della città (12,4% contro 7,3%). Si va da meno del 10% a Tor Bella Monaca e Sant’Elia fino al 15-16% a ex MOI, Librino, Zen e Scampia, per arrivare al massimo del 18,9% a San Paolo.

 

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